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Maggio 1914
La corsa agli armamenti

Nei decenni precedenti la Grande Guerra, lo sviluppo dell’industria e le ambizioni delle grandi potenze generarono un esponenziale sviluppo delle forze armate e dell’industria bellica. La corsa agli armamenti provocò una situazione di crescente tensione che avrebbe portato allo scoppio della guerra.

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Giugno 1914
Gli spari di Sarajevo e la questione balcanica

Il 28 giugno 1914 Sarajevo entrava prepotentemente nella storia. Il nazionalista serbo Gavrilo Princip assassinava l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico. L’emergere di mai sopite tensioni attorno alla polveriera balcanica determinò lo scoppio di un conflitto senza precedenti.

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Luglio 1914
La “crisi di Luglio”: dalla guerra locale alla destabilizzazione europea

L’ultimatum alla Serbia innescò il sistema di alleanze che anni prima era stato giudicato il miglior deterrente contro lo scoppio della guerra. Fu così che sfumò l’ultima speranza di isolare il conflitto nei Balcani: era iniziata la crisi di luglio. L’Europa era ad un passo dalla catastrofe.

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Agosto 1914
L’invasione del Belgio e lo sforzo britannico

Il 4 agosto le truppe tedesche varcarono la frontiera belga inanellando una serie di brillanti vittorie. In molti a Berlino erano certi di una vittoria rapida. Il Deutsches Heer sembrava inarrestabile, tuttavia esso non aveva calcolato la volontà di resistenza del Belgio e l’intervento britannico.

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Settembre 1914
Il “miracolo della Marna”

Dopo le vittorie in Belgio von Moltke era convinto di riuscire a realizzare il piano Schlieffen, Parigi era ormai alla portata delle sue truppe. L’esercito francese attestatosi sulla Marna attendeva la battaglia che avrebbe deciso le sorti non solo della Francia, ma di tutta la guerra.

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Ottobre 1914
Le diverse facce dell’interventismo

Allo scoppio della guerra nel 1914 l’Italia si trovò in una situazione di incertezza. Fin dal 1882 il paese era legato dalla triplice alleanza alla Germania e all’Austria-Ungheria. Questo patto, meramente difensivo, era stato rinnovato nel 1912, ma non vincolava in alcun modo l’Italia ad entrare in guerra al fianco degli imperi centrali.

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Novembre 1914
Il mito di Langemarck. I giovani e la guerra come sacrificio per la patria

Esaltati dalla retorica nazionalista e convinti che fosse giunto il momento di offrire se stessi alla patria, migliaia di ragazzi tedeschi del Movimento Giovanile si arruolarono volontari. Essi ebbero il battesimo del fuoco a Langemarck, durante la prima battaglia di Ypres, dove caddero a migliaia. Nel dopoguerra l’episodio fu ampiamente sfruttato dalla propaganda nazionalsocialista.

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Dicembre 1914
La tregua di Natale

Il giorno di natale del 1914 si compì un miracolo: nelle Fiandre migliaia di soldati nemici deposero le armi e si scambiarono gli auguri. Fu l’ultimo lampo di umanità prima che gli orrori della Grande Guerra mettessero da parte ogni fratellanza.

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Gennaio 1915
Alle origini del bombardamento aereo: visioni diverse a confronto

“Dall’alto si vede bene e dall’alto si colpisce facilmente”

(Giulio Douhet)

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Febbraio 1915
La guerra sottomarina tedesca

"Di fronte allo stagnare delle operazioni sul fronte di terra gli alti comandi tedeschi sfruttarono in maniera nuova e spregiudicata la moderna arma del sommergibile. Fu l’estremo tentativo della Germania di accorciare la guerra e cogliere la vittoria decisiva".

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Marzo 1915
La Guerra in Galizia e la presa della fortezza di Przemysl

Il 22 marzo del 1915 117.000 soldati austriaci si arresero alle forze russe dopo aver resistito per 133 giorni all’interno della fortezza di Przemysl, in Galizia, in quello che è stato il più lungo assedio della Grande Guerra. L’assedio fu la conseguenza delle operazioni militari intraprese dalle forze austriache diversi mesi prima, durante l’estate del 1914, nel tentativo di attaccare la Polonia russa da Sud.

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Aprile 1915
La seconda battaglia di Ypres

Nella primavera del 1915 lo stato maggiore tedesco era concentrato sulle operazioni che si stavano svolgendo sul fronte orientale e si limitava a restare sulla difensiva su quello occidentale. Nonostante ciò, il generale von Falkenhayn decise di lanciare una operazione offensiva limitata nell’area di Ypres, in Belgio.

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Maggio 1915
L’ingresso in guerra dell’Italia

“Ogni viltà convien che qui sia morta. Si fondano tutte le classi e tutti i partiti che sinceramente amano la Patria in un solo impeto di orgoglio e di fede, per ripetere come nelle giornate memorabili del maggio 1915 al nemico che ascolta in agguato: l'Italia non conosce che la via dell'onore”

(Gen. Luigi Cadorna)

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Giugno 1915
Le prime offensive sull'Isonzo

La vallata dell’Isonzo fu il fronte lungo il quale gli italiani profusero più sforzi per aprirsi una breccia tra le difese austro-ungariche. La linea di combattimento partiva dal Monte Tolmino giungendo fino al mare. Proprio il Tolmino, saldamente controllato dagli austro-ungarici, sbarrava agli italiani l’uscita del fiume dalle montagne.

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Luglio 1915
La battaglia delle Falkland e l’epopea dell’ammiraglio Maximilian von Spee

In no other naval engagement of the Great War was there such a satisfying and decisive victory for the British. It more than made up for the defeat off Coronel, and the Grand Fleet in the North Sea was not able to repeat the South Atlantic success.

(Captain J.D. Allen, HMS Kent)

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Agosto 1915
La guerra dei forti sugli altipiani

Nell’agosto del 1915 le forze italiane lanciarono una pesante offensiva sul fronte trentino. L’artiglieria italiana bombardò con costanza le fortificazioni austriache sugli altipiani, cercando di distruggerle per favorire la penetrazione della fanteria attraverso le linee nemiche. La guerra dei forti aveva origini lontane e le sue conseguenze, trascurabili sul piano tattico, mostrarono l’inadeguatezza degli eserciti in campo rispetto alle esigenze del conflitto che si stava combattendo.

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Settembre 1915
La conferenza socialista di Zimmerwald

La guerra europea aveva causato una profonda frattura in seno al socialismo internazionale. In Francia, Germania e Regno Unito, i socialisti avevano abbracciato l’ideale della guerra giusta e appoggiavano l’operato dei rispettivi governi. In nome dell’interesse e dell’unità nazionale, la cosiddetta Union Sacrée, i partiti socialisti avevano approvato i crediti di guerra nei rispettivi paesi.

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Ottobre 1915
L’occupazione austroungarica dei Balcani

Nell’ottobre del 1915 una massiccia offensiva congiunta delle forze austroungariche, bulgare e tedesche, comandate dal generale tedesco von Mackensen, sconfisse l’esercito serbo e completò la conquista dei Balcani. Dopo oltre un anno di resistenza, i serbi dovettero ripiegare a Corfù, sotto la protezione dell’Intesa. 

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Novembre 1915
I profughi trentini nella Grande Guerra. La lacerazione delle comunità in una regione di frontiera

“Si sa con certezza, per esempio riguardo al Trentino, che almeno il 70% delle persone allontanate non fu evacuato sulla base di motivazioni economiche o puramente militari, ma sulla base di motivazioni parzialmente militari, cioè per motivi polizieschi, e questi in realtà non furono evacuati – questo è un termine eufemistico – ma esiliati.”

(Alcide De Gasperi, discorso al Parlamento di Vienna, 12 luglio 1917)

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Dicembre 1915
I Dardanelli

Voluta dal primo lord dell’ammiragliato Winston Churchill, la campagna dei Dardanelli fu una delle più terribili battaglie della Grande guerra. La speranza che una folgorante vittoria decidesse rapidamente il conflitto si scontrò con la logica della mitragliatrice, delle trincea e degli attacchi frontali

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Gennaio 1916
Il fronte alpino e la guerra bianca.

E l'Alpin sull'Adamello / Tra la neve ed i ghiacciai
E mentre va con cuor tranquillo / Una valanga può cascar.

(E l’Alpin sul Castellaccio – canzone della Grande Guerra)

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Febbraio 1916
Il Servizio sanitario militare

La Grande Guerra fu il primo conflitto in cui le morti per ferite superarono notevolmente quelle per malattia, ciò comportò la creazione di un apparato sanitario senza precedenti, basato sullo sgombero rapido ed efficiente dei feriti operato grazie alle ferrovie.

 

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Marzo 1916
La campagna dell’Africa Orientale Tedesca.

"Per ottenere tutto dobbiamo rischiare tutto."

(Paul von Lettow-Vorbeck, I miei ricordi dell’Africa Orientale)

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Aprile 1916
La rivolta di Pasqua

 “E se l’eccesso d’amore – Li avesse ingannati fino ad ucciderli – Lo trascrivo in un verso – MacDonagh e MacBride – e Connolly e Pearse – D’ora in poi – Ovunque  si indossi il verde – Sono cambiati, cambiati radicalmente – Una bellezza terribile è sorta”

(W. B. Yeats, “Easter 1916”)

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Maggio 1916
La Strafexpedition

“Aprile volge alla fine. I battaglioni nemici […] schierati di fronte alla I° Armata sono più di duecento; i cannoni, fra cui moltissimi di grosso e medio calibro, più di mille. Una immane valanga”

(Capitano Cesare Pettorelli Lalatta, ufficio Informazioni della I° Armata)

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Giugno 1916
L'offensiva di Brusilov

"È giunto il momento della sconfitta del nostro malvagio nemico. Tutte le armate del nostro fronte devono partecipare all'attacco. La mia ferrea speranza è che il nostro imbattibile esercito saprà ottenere la vittoria completa "

Proclama del Comando del Fronte Sud alle truppe, del 3 giugno 1916.

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Luglio 1916
La battaglia della Somme

“Non potrò mai descrivere quel ripugnante senso di svenimento, l’orribile odore che mi ha steso più volte.”

(Il capitano Leeham dell’esercito britannico, parlando del primo giorno della battaglia della Somme)

 

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Agosto 1916
La sesta battaglia dell'Isonzo

“Mentre la morte va a passeggio per Gorizia, i prati e gli alberi fioriscono dappertutto con prepotente esuberanza. Pare d’essere nel camerino d’una prima donna. Le donne però, che sono di nuovo in cucina e aiutano a pulire sorridono imbarazzate «Noi non facciamo che il nostro dovere». Certo, si sono dimenticate di aggiungere «Per carità! Nulla che parli di guerra»”

(Alice Schalek, giornalista e scrittrice viennese, corrispondente di guerra)

 

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Settembre 1916
La psichiatria in tempo di guerra: soldati, civili e storiografia

Una della immagini più potenti impresse nella memoria collettiva della Grande Guerra è quella del soldato traumatizzato, uomini che furono spesso tacciati di codardia o accusati di essere simulatori. Ancora oggi non abbiamo cifre certe sul numero di vittime dei traumi mentali e delle violenze sui civili.

 

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Ottobre 1916
La battaglia di Verdun. La conclusione

Combattuta sulla Mosa tra le armate francesi e tedesche, dal febbraio al dicembre del 1916, la battaglia di Verdun fu la battaglia più lunga della Prima guerra mondiale. Questa attaglia di logoramento, il cui valore simbolico superò di gran lunga la sua importanza strategica e politica, sarebbe divenuta l’espressione metonimica degli orrori della guerra moderna.

 

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Novembre 1916
Donne e propaganda nella Grande Guerra

Durante la Grande Guerra, l’immagine della donna fu un elemento cardine della propaganda, sia per quanto riguarda la militanza delle donne nelle organizzazioni patriottiche sia nell’utilizzo iconografico del corpo femminile per generare consenso nei confronti del conflitto in corso.

 

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Dicembre 1916
I civili

La Grande Guerra ha profondamente modificato la vita quotidiana della società, come pure le sue strutture. Gli uomini arruolati e le zone dei combattimenti furono i più duramente colpiti. Peraltro, neppure i civili e le retrovie vennero risparmiati. Progressivamente, la guerra colpì, in modo più o meno diretto, tutti gli ambiti della vita civile e ingenerò trasformazioni destinate a durare.

 

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Gennaio 1917
La vita nei campi profughi

"Sono stata inviata nel Lager il 30 agosto, e sono stata trattata, da quel momento, come le bestie. […] La scorsa settimana, per tre giorni di fila, come cena abbiamo ricevuto un pugnetto di farina di mais; peccato che nessuno di noi avesse gli utensili per cucinarla. […] Mio figlio è ormai gravemente malato da giorni ed io ho perso 5 kg in 8 giorni. […] Ben più volentieri sarei andata sulla linea del fuoco, piuttosto che marcire lentamente in questa palude."

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Febbraio 1917
La ritirata sulla Linea Hindenburg e la “dittatura silente” dello stato maggiore tedesco.

“Sembra che tra i funzionari non si sia ancora sufficientemente compreso il fatto che l'esistenza o meno del nostro popolo e del nostro impero é in gioco”

(Paul von Hindenburg)

 

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Marzo 1917
La rivoluzione russa di febbraio

Alla fine del 1916 la situazione interna russa era molto difficile. La guerra prolungata rivelò pienamente le imperfezioni del sistema politico e dell'apparato statale: come l'inadeguatezza dell'industria degli armamenti e la carenza di infrastrutture, a tutto questo si unì l'esaurimento della società e la crescita del sentimento anti-bellico tra i soldati.

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Aprile 1917
L’entrata in guerra degli Stati Uniti

 

“Il mondo deve essere reso sicuro per la democrazia. La sua pace deve essere radicata sulle provate fondamenta della libertà politica.”

(Woodrow Wilson, discorso al Congresso, 2 aprile 1917)

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Maggio 1917
Economia e Grande Guerra

 

Il padre della mia amata Elisabeth era a quel tempo un noto, anzi si può dire famoso cappellaio. Per il mio futuro suocero la guerra era arrivata più che a proposito. Era già troppo vecchio per essere richiamato e abbastanza giovane per trasformarsi da serio fabbricante di cappelli in svelto produttore di quei berretti militari che rendono tanto più dei cilindri [...] Era appena rientrato da una visita al Ministero della Guerra [...] Aveva ottenuto un’ordinazione di mezzo milione di berretti militari.

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Giugno 1917
La battaglia dell'Ortigara

Sull’Ortigara si svolse la battaglia che - secondo Cadorna - avrebbe segnato la riscossa italiana in Trentino dopo la battuta d’arresto della Strafexpedition. Nonostante l’abbondanza di uomini e mezzi l’attacco all’Ortigara si trasformò in un sanguinoso nulla di fatto. Il sacrificio cui furono sottoposti gli Alpini sancì la nascita del mito di queste truppe da montagna.

 

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Luglio 1917
Soldati: gli uomini in guerra

“Che cosa mi è passato per la testa quando era scoppiata la guerra del '15? Eravamo innocenti totali, non sapevamo perché facevamo quella guerra, capivamo proprio niente. Ne parlavamo solo tra noi, tutta gente che non avevamo scuole, che non leggevamo i giornali (...) Io a scuola avevo imparato l'alfabeto e a coltivare i rapanelli e il prezzemolo, ho ancora quel libro sul quale abbiamo studiato sei tra fratelli e sorelle”

Pietro Balsamo (Margarita - Cuneo, classe 1894, Contadino)

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Agosto 1917
La chiesa di fronte alla guerra. La lettera di Benedetto XV del 1° agosto 1917

Nel corso del Primo conflitto mondiale, con il suo prolungarsi e l’addensarsi di vittime, dall’accettazione dell’obbedienza al potere politico si passò a un’aperta giustificazione della guerra in termini religiosi: la guerra come sacrificio, come una crociata. Questa sacralizzazione della guerra, piegata ai fini di un discorso religioso nazionale, era tuttavia in evidente contrasto con l’azione di Benedetto XV il quale, nell'agosto del 1917, rispose con una celebre Nota ai capi dei popoli belligeranti, nella quale prendeva una posizione preci

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Settembre 1917
La lunga strada per Passchendaele

Confesso di restare aggrappato a questa strategia più perché non riesco a vedere niente di meglio, e perché così mi suggerisce l’istinto, che non perché abbia qualche buona ragione per sostenerla.

(Da una lettera di Sir William Robertson – Capo di stato maggiore imperiale – a Haig)

 

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Ottobre 1917
24 ottobre 1917: la battaglia di Caporetto

“Wir zogen nach Friaul, Do hatt’ wir allesamt voll Maul!”

"Venimmo dal Friuli, là ci siamo riempiti la bocca in abbondanza!"

(Canzone del 1540 di Georg Foster, poeta lanzichenecco, ripresa nel titolo del bestseller del 1929 di Helmut Schittenhelm, che descrive da testimone la battaglia di Caporetto.)   

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Novembre 1917
La Rivoluzione d'Ottobre

Tra il 25 e il 26 ottobre 1917 si consumò l'atto finale e decisivo della rivoluzione russa, iniziata nel febbraio dello stesso anno. Il governo provvisorio fu abbattuto in modo realtivamente incruento, tuttavia, l'instaurazione della Repubblica sovietica sarebbe passata attraverso le terribili vicende della guerra civile.

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Dicembre 1917
La presa di Gerusalemme

“Tutti gli eserciti che hanno cercato di prendere Gerusalemme sono passati di qua, eccetto quelli di Joshua. Filistei e ittiti, babilonesi e assiri, egiziani e romani e greci, crociati franchi, tutti sono passati di qua e hanno innaffiato la collina di Amwas col loro sangue”

(R.M.P. Preston, The Desert Mounted Corps, 1921) 

 

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Gennaio 1918
Le occupazioni militari nella Prima guerra mondiale

Uccisione di Molinari Fabiano fu Gio Batta d'anni 66, avvenuta il 5 novembre 1917 ai Casali Malina per il seguente motivo: avendo il suddetto tentato di far comprendere alla soldataglia austriaca essere più conveniente la requisizione di una giumenta piuttosto che un'altra, già prescelta da essi, venne ucciso immediatamente con una fucilata

(Rapporto del sindaco di Premanacco alla Commissione d'Inchiesta)

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Febbraio 1918
Ammutinamenti e diserzioni in Austria-Ungheria

“Con altrettanta forza e consapevolezza si prenderà posizione […] contro ogni elemento che assume un atteggiamento indifferente o addirittura ostile contro le forze armate all’interno dello Stato per ragioni politiche […], in questi tempi fatidici per la patria.”

K.u.K. Ministerpräsident Karl Graf Stürgkh, settembre 1914.

 

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Marzo 1918
L’offensiva di primavera

“With superhuman inhumanities, Long-famous glories, immemorial shames— And crawling slowly back, have by degrees Regained cool peaceful air in wonder— Why speak they not of comrades that went under?”

(Wilfred Owen – Spring Offensive)

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Aprile 1918
Le legioni cecoslovacche nella Grande guerra

Sin dall’inizio della Prima Guerra mondiale, alcuni Cechi e Slovacchi manifestarono la loro opposizione all’Impero austro-ungarico entrando nella resistenza armata. Le legioni cecoslovacche formatesi in Russia, Francia e Italia giocarono un ruolo chiave nel conseguimento dell’indipendenza e posero le basi per la futura armata nazionale.

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